LA REGINA DELL'OPERETTA

 Un cantante, si dice, è la sua voce, con la sua voce chi canta affascina e seduce il suo pubblico che finisce per innamorarsi e della voce e della persona.


Daniela Mazzucato la regina dell'Operetta

Daniela Mazzucato nasce a Venezia il primo dicembre 1946. Il nonno aveva una bellissima voce da tenore, ma non poté realizzare il suo grande desiderio di fare il cantante perché mancò, non ancora ventinovenne, in seguito ad una epidemia si febbre spagnola.

Quando a dieci anni Daniela sviluppò una bella voce intonata, il padre, grande appassionato di opera, la mandò a studiare canto, pianoforte e solfeggio per riscattare il sogno del nonno.

La bambina aveva anche un talento naturale per la recitazione e aveva cominciato a studiare danza a 7 anni.

A 14 anni Daniela entra in conservatorio con una deroga speciale dal ministero perché l'età minima era 16 anni. Era una bella classe e lei era sempre la più piccola. Con altre due allieve fu scelta per uno dei tre genietti ne "Il Flauto Magico" di Mozart, ebbe così l'occasione di debuttare ragazzina accanto ad artisti già affermati, ma lei non si sentiva affatto un Fenomeno.

La carriera prima dell'Operetta

Così, naturalmente, incominciò a cantare professionalmente mentre ancora studiava al conservatorio, faceva semplicemente ciò che le piaceva, "l'aspetto meno positivo di cominciare presto è che non si ha la piena coscienza di quello che si sta facendo".

Nella stagione 1965/66 La Fenice cercava una giovane cantante come protagonista de "Le Roi s'amuse" di Hugo, vinse il provino ma c'erano delle perplessità sulla sua professionalità vista la giovane età. Infatti, dopo le prove generali, lei se ne andò ai lidi veneziani ad accompagnare il fidanzatino prendendosi una insolazione, fu in grado di cantare solo due repliche. Il debutto tormentato fu un segno del destino.

Seguì un periodo di concorsi, ci fu un episodio particolare: a quello dell'Enpals le fu preferita l'allieva di un insegnante, lì capì che poteva avere anche persone contro.

Prima di essere consacrata Regina dell'Operetta aveva fatto dei debutti importanti nella lirica. Per la sua musicalità e chiarezza nella dizione decise di studiare i personaggi di Mozart, Rossini, Donizetti, Cimarosa. Fu proprio cantando in una opera di Cimarosa che incontra un affermato Tenore... Max René Cosotti, che per lei approderà all'Operetta e diventerà suo compagno fisso nella vita oltre che sulla scena.

L'Occasione dell'Operetta

Dal 1970 nel Teatro Verdi di Trieste, città appena congiunta all'Italia, andava in scena "Il Festival dell'Operetta", una manifestazione che portava su Trieste l'attenzione di un pubblico che riscopriva un genere sottovalutato, fatto ai massimi livelli. Nel 1971 le proposero di fare il soprano ne "Il fiore di Hawaii", lei non conosceva il genere, ma la compagnia vide le sue potenzialità di attrice e ballerina per fare coppia con Sandro Massimini, col quale creò un sodalizio scenico che durò diversi anni.

Con suo marito invece si sono presentati in un repertorio vastissimo, le loro voci si sposano alla perfezione, con predilezione per "La Vedova Allegra" che li ha in qualche modo storicizzati come il Camillo De Rossillon e la Valencienne di riferimento della scena lirica italiana.

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Sono tantissime le operette che interpreta, la sua voce, che è di soprano lirico leggero, la limita nei ruoli d'opera e non è vero che per cantare l'operetta non occorra voce, ce ne vuole eccome, oltre al fatto che occorre saper recitare, ballare e anche avere le "phisique du role".

Daniela preferisce limitarsi al repertorio brillante e assecondare il suo talento di attrice cantando in operette, musical e recitando nei teatri di prosa. Della propria voce ha avuto molta cura tanto da arrivare a festeggiare il suo settantesimo compleanno sul palcoscenico con una voce ancora intatta.

La regina dell'Operetta

Daniela dispone dell'Arte della "Sprezzatura": atteggiamento improntato a un senso di superiore distacco, con una gradevole apparenza di spontaneità e naturalezza, essere capace di apparire spontaneo e naturale, sapendo che soltanto il rigore, la perseveranza, l'applicazione consente di raggiungere questo atteggiamento.

E' un'artista dalla preziosità incredibile per il modo di porsi e di stare in scena, è un esempio di quello che dovrebbero essere i giovani che si affacciano sul palcoscenico e assumono atteggiamenti fasulli. 

Nell'operetta, in ogni caso, continua ad essere la Regina


Biografia tratta dal libro di Rino Alessi: Daniela Mazzucato la regina dell'Operetta ed MGS PRESS

Daniela Mazzucato la Regina dell'Operetta




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