CANTO E DANZA

 ADDIO CARLA E MILVA

Recentemente sono scomparse 2 grandi donne artiste italiane famose in tutto il mondo per la loro divina essenza che, a loro insaputa ovviamente, hanno influenzato la mia passione artistica fin da bambina.

Carla Fracci e Milva.


ADDIO CARLA

Avevo 4 anni e due televisori in casa, quelli col tubo catodico per intenderci, uno piccolissimo in cucina e uno di discrete dimensioni in salotto: la tv di”famiglia”, ma il sabato mattina, nessuno mi disturbava e accendevo su RAI1 per vedere Maratona d’Estate

Maratona d’estate era un programma condotto da Vittoria Ottolenghi (chi se la ricorda?). Vittoria Ottolenghi era una scrittrice giornalista di spettacolo, la maggior esperta di Balletto a quei tempi e aveva ideato questa trasmissione in cui, ogni sabato parlava di un Balletto: compositori, musiche trame e, ovviamente mandava in onda spezzoni di parti ballate divinamente, dove protagonista assoluta era Carla Fracci. Carla Fracci, una delle ballerine più brave e note che l'Italia abbia mai avuto, regina di palcoscenici mondiali, nasce a Milano il 20 agosto 1936 e inizia a studiare ballo classico alla Scuola di danza del Teatro alla Scala da bambina. Dopo il diploma prosegue la sua formazione artistica partecipando a stage avanzati a Londra, Parigi e New York e dopo solo due anni diviene solista, poi prima ballerina del teatro alla Scala.

Fino agli anni '70 danza con alcune compagnie straniere quali: il London Festival Ballet,il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet.

Balla con  Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Amedeo Amodio, Paool Bortoluzzi e Erik Bruhn. La "Giselle" danzata da Carla Fracci con Bruhn è tanto straordinaria, che ne viene realizzato un film nel 1969. Nel 2003 le viene conferita l'onorificenza italiana di Cavaliere di Gran Croce. Nel 2004 è nominata Ambasciatrice di buona volontà della FAO.

Muore nella sua Milano il 27 maggio 2021, all'età di 84 anni.


In questi giorni, poco dopo la sua morte, si dice che Carla Fracci è diventata così famosa perché ha sdoganato la danza nei luoghi più comuni, togliendola dai teatri d’elite dove era rilegata, ecco la sua citazione più diffusa in rete:


Ho danzato nei tendoni, nelle chiese, nelle piazze. Sono stata una pioniera del decentramento. Volevo che questo mio lavoro non fosse d'élite, relegato alle scatole d'oro dei teatri d'opera. E anche quando ero impegnata sulle scene più importanti del mondo sono sempre tornata in Italia per esibirmi nei posti più dimenticati e impensabili. Nureyev mi sgridava: chi te lo fa fare, ti stanchi troppo, arrivi da New York e devi andare, che so, a Budrio... Ma a me piaceva così, e il pubblico mi ha sempre ripagato.”


 Quindi, avevo 4 anni, accendevo la tv e incominciavo a ballare, tutti i sabati, con quella musica, scimmiottando quei balletti. Mia mamma fu costretta a farsi qualche domanda e così incominciò la mia avventura nella danza che dura a tutt’oggi, in un certo qual modo. Carla e la sua bellezza, soprattutto interiore, la sua capacità interpretativa e la sua danza fresca e pulita mi hanno fatto amare la danza oltremodo e per oltre 40 anni, approfondendo non solo la tecnica, ma la storia, le musiche, le varie coreografie nello svilupparsi di nuove correnti e ne passare,  dei decenni!

 Ciao Carla: http://www.danzadance.com/carlafracci/



ADDIO MILVA

Altro periodo della mia vita, attorno ai 20 anni e altro passaggio artistico importante segnato da: L’Opera da tre soldi.

L’Opera da tre soldi è stato il motivo per cui ho cominciato a prendere lezioni di canto.

Avevo 23 anni e c'era un progetto finanziato dal Comune di Bologna: mettere in scena l’Opera da tre soldi all’Arena Puccini, non ricordo se a fine stagione o a inizio, partecipai ai provini, dovevo cantare un brano a mia scelta, ero già molto intonata ma la mia esperienza di canto era limitata al coro della parrocchia e così iniziò la mia avventura nel canto lirico con la prima lezione di canto..

Come andò il provino? Mi dissero che mi avrebbero tenuto in considerazione per Lucy, il soprano non protagonista diciamo, ma dissero lo stesso a tante altre ragazze… persi così interesse per quella produzione, ma non per le lezioni di canto che continuai con più o meno costanza fino ad approdare all’operetta.

L’ Opera da tre soldi di Bertolt Brecht mi fece conoscere Milva, Milva per me, allora era solo una cantante per persone un po’ attempate… per mia madre,  scoprii invece un’artista emozionante e una voce calda e avvolgente Una cantante capace di modulare la propria voce a seconda dell’ambiente artistico dove si trovava e in grado di sfoggiare performances di altissimo livello a tutto tondo nell’Opera classica e moderna. Nata in un piccolo paese sul delta del Po, in provincia di Ferrara nel 1939, studia canto a Bologna, debutta al festival di Sanremo nel 1961 come cantante e al cinema con il film "La bellezza d'Ippolita”. Nella sua lunga carriera Milva non si lascia sfuggire l'occasione per intonare canzoni di libertà, storie di vita vissuta proletaria o brani tratti dal repertorio folk. Inoltre, affronta testi tratti dal patrimonio degli spirituals in stile afroamericano, gospels di spiccata intonazione sociale e religiosa e canzoni di protesta.  Nel 1965 inizia a lavorare in teatro con Giorgio Strehler, diventando col tempo una delle più accreditate interpreti del repertorio brechtiano, traguardo assai difficile per un'artista italiana, Milva riesce nella difficilissima impresa non solo di farsi apprezzare in Germania, ma anche di diventare un punto di riferimento. Senza però perdere i contatti con il pubblico più vasto e meno elitario della televisione.

Nel 1973 il memorabile allestimento dell' "Opera da tre soldi” di Brecht, dovuto al genio inventivo di Strehler. Per le sue straordinarie interpretazioni delle opere di Bertold Brecht e Kurt Weill nel 2006 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Federale di Germania, la prestigiosa Onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania. Nel 2009 riceve invece il titolo di Cavaliere della Legion d'Onore.

Nel 2010 sceglie di cessare la sua attività dal vivo, in seguito a problemi di salute.

Milva si spegne a Milano il 23 aprile 2021, all'età di 81 anni.


per saperne di più http://www.milvalarossa.it/


In conclusione: Carla e Milva due essenze divine, artiste di altri tempi, che sono state d’esempio per “artisti nuovi” e poliedrici sia nella danza che nel canto, ispirando, nel mio piccolo, anche me.

chi sono: https://divinaoperetta.blogspot.com/2021/02/divinaoperetta.html


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