Sandro Massimini

Sandro Massimini il Re dell'Operetta



Chi è il Re dell'Operetta in Italia?
Un Grande artista che ha voluto, progettato e realizzato il Grande ritorno dell'Operetta in tutti i teatri di Italia. 
Ha reso l'Operetta il più amato degli spettacoli dopo un periodo di sepoltura totale da parte degli enti lirici. Non c'è dubbio è Sandro Massimini.



Sandro Massimini i primi spettacoli

Sandro Massimini nacque il 20 giugno 1942 a Milano, di origini Venete, nasce in una famiglia già improntata all'arte e alla bellezza. La madre era un'antiquaria, aveva un nonno che fu il fondatore del primo allevamento di Cavalli a Trotto di Padova e il bisnonno fu uno dei pittori veneziani più apprezzati della sua epoca.
Sandro Massimini, già sensibile alla bellezza a 12 anni rimase folgorato guardando uno spettacolo di Vanda Osiris e lì decise che avrebbe fatto parte di questo mondo pieno di soavi suoni e luci sfolgoranti.
Il padre lavorava alla Motta e Sandro, al dopolavoro, creò una compagnia "I giovani Motta". Qui eseguì i suoi primi spettacoli e ne curò la regia.
Nel 1959 ebbe il suo primo incontro col fondatore di un importante teatro ed incominciò a lavorare con artisti di alto calibro dell'epoca come Aurora Banfi, nota attrice e allora indiscussa protagonista d'Operetta  al Festival di Trieste fin dagli anni '40.
In questi anni studiò da Cabarettista e Circense diplomandosi nelle migliori scuole, partecipando anche a programmi televisivi.
Nel frattempo si imbarcò in una singolare attività: il regista di spettacoli di moda. In questo campo Massimini stravolse completamente i cliché delle sfilate trasformandoli in veri e propri spettacoli con coreografie che coinvolsero cantanti e ballerini professionisti ottenendo le acclamazioni degli stilisti di moda incantati da cotanta bellezza e raffinatezza.

Sandro Massimini e il Festival di Trieste

Nel 1970 cominciò la sua lunga presenza al Festival dell'Operetta di Trieste che durò fino al 1986. Le prime operette che interpretò come comico furono "IL PAESE DEI CAMPANELLI" (La Gaffe) a fianco della famosissima soubrette Aurora Banfi e "Al Cavallino Bianco" (Leopoldo) assieme al famoso cantante dell'epoca Tony Renis e al mitico attore Aldo Fabrizi, con coreografie niente di meno che di Gino Landi.
Continuò così, tutti gli anni, a recitare a fianco di icone storiche di canto e recitazione.
Nel 1971 l'incontro con una giovanissima Daniela Mazzucato (vedi La regina dell'Operetta), che fu spesso sua compagna di palcoscenico nel Festival.
A Trieste stravinse la bellezza per la simbiosi tra lui e la Mazzucato, il pubblico era impazzito, esplodeva alle sue entrate, a Sandro piaceva non solo avere successo sul palco, ma anche vivere Trieste, farsi conoscere dal pubblico partecipando anche alla vita cittadina.

Nel 1984 con alcuni collaboratori realizzò l'unica "Enciclopedia dell'Operetta" ed ebbe anche una sua trasmissione in RAI: Ci pensiamo Lunedì.

Grazie ai successi  dei festival Triestini anche Importanti teatri Italiani si avvicinarono all'Operetta, genere che prima era totalmente escluso dai cartelloni.
Sandro non era solo un comico, era un attore di prosa che affrontava egregiamente anche ruoli seri e tragici, ma come comico aveva un tocco di umanità e naturalezza che lo avvicinava alla sensibilità del pubblico, toccava con l'emozione.

La Compagnia Nazionale d'Operetta Sandro Massimini

Nel 1987 fondò la "COMPAGNIA NAZIONALE D'OPERETTA DI SANDRO MASSIMINI". Il suo scopo era di fare conoscere l'operetta che era trascurata dai teatri. "Perché l'operetta è divertente e culturale, i giovani devono conoscere questo genere che ha dominato dal 1850 al 1930. E' un pezzo di storia della musica che si perdono. Se i teatri la propongono il pubblico c'è".


La prima operetta che mise in scena fu La principessa della Czarda poi il Paese dei Campanelli, Il Cavallino Bianco, La danza delle Libellule.
Sandro era molto preciso e puntuale, non lasciava nulla al caso. Aveva una disciplina ferrea, ore e ore di prove con sudore e pianti degli artisti. Gli spettacoli erano meccanismi precisi e molto complicati visti da dietro le quinte. D'altro canto la compagnia era molto unita c'era molto rispetto tra gli artisti e il gioire dei successi anche degli altri, una famiglia.
Non mancavano però, come sempre, gli imprevisti, come l'abbandono improvviso di un tenore a 3 giorni dalla replica o l'ascesso a un dente di un attore, problemi che Massimini affrontava con determinatezza e ironia, senza dimenticare il grande impegno e sacrificio di tutti.
Sandro amava anche creare Gossip attorno alla compagnia e alla sua figura, tutto per amor dello spettacolo, trasformò le conferenze stampa in vere e proprie performance con la scelta di luoghi unici e raffinati e di vestiti esibizionisti.
Amava anche scherzare e mettere in difficoltà davanti alla stampa i suoi artisti che dovevano sempre ovviamente "tenere il gioco".

Nel 1988 creò anche uno spettacolo unico nel suo genere, uno sponsor di pasta surgelata gli aveva chiesto di fare una tournée per promuovere i suoi prodotti e così pensò a Rossini, che era un grande Gastronomo oltre che compositore, e rispolverò tutte le arie che lui aveva fatto dedicate al cibo, assemblò musiche e prosa tutto sul tema, ambientato, come scenografia, in una enorme cucina. Fu nientemeno che un grande successo.

Sandro svecchiò l'operetta, aveva la capacità di riadattarla ai tempi moderni, ritoccandone il copione ispirandosi anche ad attori contemporanei come Alberto Sordi.
Cominciò poi a contaminare l'operetta inserendo arie di altre operette, musical e canzoni della tradizione italiana, arie rivisitate in chiave moderna "L'operetta cambia vestito e mette quello meno tradizionale del musical".

Come regista era un anticipatore, al tempo (30 anni fa), nella sua Vedova allegra  (ascolta il podcast La Vedova Allegra), Anna Glavari entrava in scena in una vasca da bagno, dalla quale usciva coperta da un telo e si vestiva sul palco. Una cosa unica per l'epoca.

Grazie a Massimini l'operetta aveva riconquistato il cartellone dei più grandi teatri italiani.

Nel 1992 Massimini pensò che i tempi erano maturi per proporre la sua idea di Musical. Incominciò mettendo in scana My fair Lady. Fu un grande evento, la gente impazziva in tutti i teatri.
Lo spettacolo risultò di una eleganza estrema dai costumi alle scenografie. Massimini era un poeta,  chic, elegante e raffinato e questo traspariva nei suoi spettacoli.
Poi mise in scena Victor Victoria realizzando il più grande musical in Italia, 8 mesi di tournée sempre esaurito. Con grande gioia di Sandro che stava molto attento anche agli incassi, viste le spese folli che lui aveva per costumi e allestimenti rischiando anche di rimetterci sui costi.

Nel 1994 gli venne diagnosticato il tumore al pancreas, si curò pazientemente e tornò in scena.

Nel 1996 Mise in scena L'acqua Cheta e Il Paese dei Campanelli.
Funesto il destino: Il paese dei Campanelli fu la prima operetta in cui recitò e l'ultima che mise in scena. Non riuscì a finire la Tournée e il 9 giugno 1996 ci lasciò.

Se ne è andato un grande maestro che ha lasciato agli artisti collaboratori una grande bagaglio artistico che speriamo si tramandi alle nuove generazioni. 
Per questo motivo, anche, è nato il Museo Sandro Massimini a Fiuggi, che oltre a ricordare un uomo meraviglioso ha lo scopo di promuovere l'arte e la cultura in generale, non solo dello spettacolo.


Godetevi questi estratti da operette di Massimini: Il Re dell'Operetta




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